Una vicenda incredibile, ma a farne le spese maggiori sono stati due piccoli fratellini del Riminese.
Una psicologa e un’assistente sociale sono chiamate a processo con l’accusa di perquisizione e ispezione personale arbitrarie per aver fatto spogliare a scuola i due bambini, con l’obiettivo di valutare la presenza di eventuali segni di maltrattamenti.
Il padre è invece a giudizio per calunnia: l’uomo avrebbe avuto intenzione di vendicarsi con l’ex moglie e il nuovo compagno. L’uomo un anno fa denunciò la donna, sostenendo che lei e il nuovo fidanzato picchiavano i figli.
Una mattina la psicologa e l’assistente sociale si presentarono nella scuola e, nonostante il rifiuto e l’opposizione del preside, decisero di agire portando i piccoli in un’aula e spogliandoli cercando segni di percosse senza trovarli.
I bambini confermarono la versione del padre, ma poi, quando la madre venne a sapere l’accaduto, denunciò le operatrici.
I bimbi poi ‘confessarono’ che era stato il padre a costringerli a mentire.
Fonte: www.trc.tv